marmellata di arance amare
marmellata di arance amare

L’inverno è il periodo migliore per preparare questa deliziosa marmellata. Contrariamente a quanto si pensa, infatti, gli agrumi sono un frutto invernale e tra dicembre e marzo raggiungono il loro massimo gusto!

In famiglia, consumiamo moltissima marmellata di arance, non solo con pane e burro ma anche come farcitura di golosi plumcake o come accompagnamento con formaggi semi stagionati. PEr questo, ogni volta ne preparo in grandi quantità, così da distribuirla anche alle mie figlie!

Tempo di preparazione: 20 min. ca.                                                                        Tempo di cottura: 2 ore + 45 min. ca.

Livello di difficoltà: Medio

Ingredienti:

  • 3 kg. di arance;

  • 3 lt. di acqua;

  • il succo di 1 o 2 limoni (dipende dalla grandezza);

  • 2,5 kg di zucchero semolato (se la si preferisce più dolce, si può anche aumentare a 3 kg);

  • un canovaccio bianco, pulito, o una garza alimentare.

Procedimento:

Lavate molto bene le arance, strofinando con attenzione ogni singolo frutto. Tagliate le arance a metà e spremetele, raccogliendo il succo in una casseruola molto grande.

Tenete da parte i semi e le pellicine che si raccolgono nello spremiagrumi. Vi consigliamo di usarne uno elettrico vista la quantità di agrumi che dovrete spremere!

Dopo aver spremuto le arance, raccogliete con un cucchiaino le parti callose che si trovano all’interno delle arance che avete spremuto e unitele alle pellicine e ai semini che avete messo da parte in un’altra boule.

Tagliate sottilmente le bucce e aggiungetele nella pentola con il succo delle arance e aggiungete l’acqua. Con lo strofinaccio bianco o con la garza, formate un sacchetto e inserite all’interno le pellicine bianche e i semini: questo passaggio è fondamentale perchè queste parti dell’arancia contengono pectina, indispensabile per fare addensare la marmellata. Legate il sacchetto con lo spago al manico della pentola, in modo da lasciarlo semi sospeso.

Lasciate cuocere a fiamma moderata per 2 ore circa. Togliete il sacchetto e schiacciatelo per bene aiutandovi con un cucchiaio, per far uscire il succo.

Aggiungete lo zucchero e il succo di limone, mescolate bene e iniziate la cottura della marmellata.

Cuocere le marmellate non è cosa facilissima: è necessario non cuocerla troppo poco, altrimenti si ammuffisce, nè cuocerla troppo, altrimenti viene troppo dura, per questo dovete affidarvi all’esperienza e al vostro intuito. Quando vi sembrerà cotta (tenete presente che poi, nei barattoli, si asciugherà un pò), invasatela nei barattoli puliti e sterilizzati.

Riempite i vasetti con la marmellata, distribuendo in modo omogeneo le scorzette. Tappate i vasi e capovolgeteli, così da creare il sottovuoto.

Lasciate freddare i vasetti coperti da un canovaccio pulito. Non appena si saranno freddati, capovolgeteli nuovamente  e conservateli in un luogo asciutto e buio.

Etichettate le singole boccette, indicando la data di confezionamento: anche se le marmellate non hanno scadenza, è sempre bene tenere a mente quando sono state cucinate.

Forse vi sembrerà un procedimento complesso rispetto alle classiche marmellate ma il risultato ripagherà il vostro grande impegno! Spalmatela sul pane di segale e accompagnatela da un buon the verde, l’equilibrio sarà perfetto!

L’unico vero ostacolo a una marmellata eccellente, è il reperire le arance. Infatti, le arance amare non si trovano dal fruttivendolo perchè sono piante spontanee ed è opportuno comprarle direttamente da un contadino che non usi pesticidi e simili (dovendo usare anche la buccia, l’uso di questi prodotti non è consigliabile!).

Quest’anno io avuto due “fornitori” di fiducia: due carissimi amici che me ne hanno regalato in quantità!

 

Aspettiamo con i Vs. feedback: se avete dubbi o suggerimenti scrivete nei commenti!

Buona marmellata!

A.