A Roma, il tiramisù è quasi un piatto della tradizione.
Non c’è locale in cui non si trovi questo classico dessert.
Le sue origini sono state così veemente contese che veneti e friulani sono arrivati persino in tribunale per accertare chi ne fosse il creatore (al momento, si ritiene, siano i trevigiani), ma anche i romani, in quanto a tradizione non scherzano.
Ne esistono moltissime varianti, per adesso sta spopolando il tiramisù “fai da te”, ovvero quello in cui ti portano la caffettiera, i biscotti, la crema e perfino il cacao da spolverare. Davvero delizioso, la prima volta. Già alla seconda inizio a pensare che se devo comporlo da sola, a questo punto lo faccio a casa mia. E non una porzione, ma una teglia. Enorme.
Alcuni preparano il tiramisù con una fortissima prevalenza di crema, che per trovare il savoiardo devi chiamare la Sciarelli di Chi l’ha visto. C’è poi chi crede che il migliore tiramisù sia con i pavesini, chi lo serve nel barattolino (idea molto vezzosa ma che ti costringe a infilare il cucchiaino in ogni bordo del vasetto per recuperare quel po’ di crema rimasta).
Noi, siamo sicuramente fautrici del tiramisù classico, quello con i savoiardi (che si sentano), la crema e tutto il resto. Quello che non stanca mai!
Ingredienti per una teglia di 24 cm:
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un pacco grande di savoiardi Vicenzi, circa 400gr. (anche la marca è importante, perché se non sono di buona qualità assorbiranno più caffè del normale e questo potrebbe compromettere la riuscita del vostro dolce);
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caffè lento (2/3 caffettiere grandi: se ne fate un po’ di più non succede nulla, ma almeno scongiurate il pericolo di dover interrompere la preparazione per fare altro caffè);
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6 uova, con tuorli e albumi separati in due boule differenti. (Se trovate gli albumi pastorizzati comprate quelli e conservate gli albumi che non usate per le ricette in cui verranno cotti – es. meringata al limone, brutti ma buoni, lingue di gatto e così via. Altrimenti, vi mettiamo il procedimento per pastorizzarli sia nella ricetta che nei commenti).
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6 cucchiai di zucchero;
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1/2 cucchiaino di zucchero a velo;
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1 bustina di vanillina (per non sentire troppo il sapore delle uova);
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500 gr. di mascarpone;
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cacao amaro q.b.
Ma non mettete gli albumi a bagnomaria?
ciao Dario, noi di solito usiamo gli albumi già pastorizzati che vengono venduti in commercio, ci siamo accorte che non lo abbiamo scritto, quindi grazie per averci segnalato il refuso! A volte si fanno le cose così di fretta che si perdono pezzi per strada -_-‘
Ad ogni modo, per pastorizzare gli albumi ti mettiamo dosi e procedimento, se magari non trovi gli albumi già pastorizzati. Noi di solito, conserviamo gli albumi che non usiamo per il tiramisù congelandoli in modo da avere gli albumi quando dobbiamo fare una ricetta per cui poi vengono cotti (es. le meringhe, la meringata al limone, i brutti ma buoni, le lingue di gatto e così via) e compriamo quelli pastorizzati solo per le ricette in cui la crema si mangia “cruda”, diciamo così.
Per pastorizzare 6 albumi: Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale (sempre neve ben ferma). Nel frattempo, in un pentolino scaldare 100 g di zucchero e 50 g di acqua. Si deve fare uno sciroppo, la temperatura dovrà quindi raggiungere i 121°, a questo punto si può spegnere il fuoco. Versare lo sciroppo sopra gli albumi montati a neve ben ferma e mescolare sempre dal basso verso l’alto delicatamente affinchè non si smontino. Questo procedimento comporterà che gli albumi vengono zuccherati, per cui è necessario regolare lo zucchero nella crema (togliendone la quantità usata per pastorizzare gli albumi).
Un caro saluto e grazie per averci scritto!
Mamma e figlia in cucina
Mi scusi, ma gli albumi non vanno pastorizzati?!
Cara Silvia, sì. Leggi il commento sopra, si è trattato di un refuso 😀
Buon tiramisù!
Ottimo tiramisu’, ben bilanciato . Forse lo sciroppo per gli albumi non mi e’ venuto bene perchè il mio termometro si è rifiutato di salire oltre i 90( mistero, nonostante fosse a bollore ), ma la crema spumosa e per niente stucchevole.
Grazie mille Eliana cara! E’ sempre un piacere vedere che ci segui con affetto! Per il termometro, mi sa che ha fatto il suo tempo 🙂 Al Supermercato però trovi anche gli albumi pastorizzati nel brick, sono molto comodi!
Un caro abbraccio, A.